Seduta al tavolo della cucina, riordino le idee nel tentativo di buttare giù due righe per la mia prossima storia da scrivere. Tutto tace. All’improvviso, il cigolio di una porta mi fa trasalire. Mi giro, ma non vedo nessuno. Che stupida, penso, sono sola in casa! Chi vuoi che sia? Sarà stato il vento.
Mi alzo per controllare che le finestre siano chiuse. Lo sono e fuori non si muove una foglia. Ritorno alla mia scrittura, quando la porta cigola di nuovo. Le mani iniziano a tremarmi e il cuore prende a battere all’impazzata. «Stai calma…», mi dico ad alta voce. «Respira, è solo suggestione».
In effetti è la notte di Halloween, la notte delle streghe, la notte in cui il velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti si fa più sottile.
Pietrificata dalla paura resto immobile, incapace quasi di respirare. La vita mi passa davanti, mentre un soffio caldo e leggero mi sfiora il collo. Strizzo gli occhi terrorizzata. «Non è reale, non è reale», mi dico affannosamente. Poi qualcosa di umido e ruvido allo stesso tempo mi accarezza il volto. «Non è reale, non è reale…», mi ripeto come un mantra.
Il suono di un oggetto che cade mi fa sussultare. Apro gli occhi e mi ritrovo con la testa appoggiata al computer e la lingua del mio gatto sulla faccia. Sorrido, sollevata che sia stato solo un brutto sogno. Poi, all’improvviso, la porta cigola…
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